Malmö, 2008.
Mentre vivevo in Svezia, ho preso parte ad un progetto di ricerca intitolato “Spontan Lab”, finanziato dal Comune di Malmö. Il gruppo di ricerca era formato da Adam Arvidsson, Daniel Tjäder, Karina Rømer, Lina Johansson, Albin Balthasar e da me.
Il Comune di Malmö ci ha chiesto, partendo dall’analisi della situazione, di suggerire linee guida per gestire in modo sostenibile il vivace sviluppo culturare della città. Per questo motivo, abbiamo pensato di affiancare la nostra attività di ricerca teorica all’organizzazione di un evento durato tre giorni, in cui abbiamo incontrato esperti internazionali e realizzato attività pratiche e collaborative. L’evento ha avuto luogo, tra il 6 e l’8 maggio 2008, in un ex stabilimento legato alla produzione navale, in una delle aree di recente riconversione urbanistica, Stpln – Stapelbädden.
Assieme a Lina Johansson, ho gestito la progettazione e l’organizzazione dell’evento, ed ho curato in particolare l’allestimento dello spazio a noi affidato. Il mio obiettivo principale, oltre a creare ambienti piacevoli e funzionali, è stato quello di coinvolgere il maggior numero possibile di giovani creativi e attivi nella città come grafici, street artist, studenti di scenografia, designer di oggetti. Ho elaborato un progetto generale che è stato realizzato con I contributi di alcuni artisti e designer che hanno realizzato le scenografie, le decorazioni murarie, le installazioni site specific e le lampade per illuminare I vari ambienti, ottenute riutilizzando e riciclando materiali di scarto (selezionati in base ad un concorso di idee).
Lavorare con I giovani creativi di Malmö è stata un’esperienza molto piacevole e produttiva.
Grazie a Christoffer Nordholm, Kalle Larsson, “We are free artists outside”, Daniel Scott (GrinAid), Anna Carlsson, Moa Björnson, Viktor Pålsson, Paul Rosch, Mathias Fredriksson, Maurizio Splendore, Oyuki Matsumoto.
(Eugenia)